
Carnevale in Sardegna: dove ancestrali culti si rivelano.

Sardegna la terra del Carnevale in Italia!
Senza ombra di dubbio, il Carnevale in Sardegna, rappresenta l’essenza stessa del carnevale in Italia!
Se vuoi vivere un’immersione totale nell’autentico rituale del carnevale devi assolutamente venire in Sardegna, quindi!
Si possono contare circa 35 maschere differenti nell’isola, tutte legate alle radici della cultura mediterranea: natura e divinità, uomo ed istinto, vita e morte.
Ode a Dionisio – Maimone (che significa pazzo) folli che bevendo e danzando sino allo sfinimento simboleggiano la catarsi che conduce alla nuova vita, all’anno nuovo, attirando i migliori auspici per salute e prosperità.
Sant’Antonio Abate, 17 gennaio: l’Inizio.
Il Santo eremita ed anacoreta che donò il Fuoco agli uomini! Protettore degli animali. Da questo Suo giorno, il Carnevale in Sardegna comincia a celebrarsi per esplodere più o meno 50 giorni prima della Pasqua.
I travestimenti impiegano pelli di animali, maschere con corna di ovini e campanacci usati normalmente dagli animali.
Il Vino vettore estatico, la danza in tondo ritmica ed ossessiva, azione della trasmigrazione.
Maschere tipiche del Carnevale in Sardegna.
Mamuthones ed Issohadores di Mamoiada (NU) sono internazionalmente conosciuti per la forte connotazione drammatica e per la loro forma di danza in tondo con almeno 30kg di campanacci sulle spalle. Aizzati, condotti e pungolati dagli eleganti Issohadores dal caratteristico corpetto rosso e dalla fune che lanciano sulla folla. La maschera sarda per antonomasia, scolpita nel legno di pero e dipinta di nero.
Boes e Merdules di Ottana (NU) ricoperti da lunghe pelli di pecora e bellissime maschere bovine mentre intessono l’eterno rituale del pastore che accudisce ma anche comanda l’animale, come eterna è la presenza della casualità della sorte simboleggiata dalla maschera de Sa Filonzana la filatrice.
Mamutzones di Samugheo (OR) maschera caratterizzata dalla testa di capra con lunghe posticce corna, pelli di ovini e campanacci legati sulle spalle e alla cintura. Danzando in cerchio, esausti depositano le teste al centro a tributo di Dionisio.
Il Cavallo, presenza emblematica del Carnevale Sardo.
Non solo l’uomo-bestia, dionisio-maimone ma anche cavallo e cavaliere, altra forte componente della cultura sarda, viene celebrata durante il carnevale in sardegna.
Acrobazie con il cavallo che affondano la radice nell’animosità e fierezza del carattere sardo, le cosidette Pariglie di cui la festa de Sa Sartiglia di Oristano è splendida espressione. Figura centrale e quasi divina è Su Componidori dalla gentile ed androgina maschera.
Sa Carrela ‘e Nanti di Santulussurgiu (OR) autentica esaltazione del rapporto uomo-cavallo perfettamente celebrata nel bellissimo paese alle falde del Montiferru nella Sardegna centrale.
Pentolaccia a Cavallo di Benetutti (SS) tra le più autentiche corse alla pentolaccia, sorta di contenitore di terracotta che i cavalieri debbono rompere con uno stocco, corredata di Pariglie, dove i più valenti da tutta l’isola amano sfidarsi.
I Luoghi del Carnevale in Sardegna:
Abbiamo realizzato un itinerario che da Ca’ del Sol, il nostro affittacamere al centro di Cagliari, ti possa facilmente condurre nel cuore della Sardegna dove potrai vivere il Carnevale, qualora avessi necessità, scrivici senza alcun problema 😉
Ti consigliamo, di visitare anche il piccolo ma veramente molto interessante Museo delle Maschere Mediterranee a Mamoiada paese dei Mamuthones, ne vale la pena, garantito! 🙂
Ti ricordiamo la nostra pagina delle offerte dove puoi scegliere quella più adatta alle tue esigenze, per vivere il Carnevale nell’isola di Sardegna!
Testi: 2020/2023 © Daniela e Michele per CadelSol.
Foto e Video: © Associazione Culturale Atzeni Mamoiada – National Geographic – Fondazione Sa Sartiglia Oristano – Associazione Culturale Boes e Merdules Ottana – Mamutzones Antigos Samugheo – Sa Carrela ‘e nanti Santu Lussurgiu – Associazione Ippica Benetuttese Benetutti, che ringraziamo.
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