E’ giunto il tempo della Festa di Sant Efisio.
La Festa di Sant Efisio è Festa della Sardegna tutta!
E come ogni primo maggio, da più di 350 anni ci prepariamo per la Festa di Sant Efisio Martire. Il soldato romano che fu decollato a Nora perché non rinnegò la fede in Cristo.
Nel 1652, grazie a Sant Efisio Cagliari fu salvata dalla peste, da allora la città lo celebra con un solenne pellegrinaggio che si snoda sino a Nora e rientro…
Come si svolge la Festa di Sant Efisio.
Ben 45 chilometri suddivisi in quattro tappe dove il santo viene salutato con grande commozione e al quale vengono sciolti innumerevoli voti.
La grande festa inizia il 1 Maggio: Il Santo esce dalla sua chiesetta di Stampace (luogo in cui venne incarcerato). Procede per le vie di Cagliari nel carro trainato dai buoi agghindati, anticipato da migliaia di persone da tutte le contrade di Sardegna con i propri costumi originali: centinaia sono i cavalieri e dozzine le “traccas” i carri a buoi allestiti a festa.
Si ferma a Giorgino, Su Loi, Villa dOrri, Sarroch. Il 2-3 Maggio, arriva nella chiesetta a Lui dedicata a Nora (luogo in cui venne decapitato), qui viene venerato sino al 4 Maggio quando rientra in tarda serata, anticipato da una processione più silenziosa ed intima, alla chiesetta di Sant’Efisio a Cagliari.
Sant Efisio esce da Cagliari.
Il momento più emozionante è sicuramente l’arrivo del Santo in via Roma a Cagliari. Le donne gettano a terra petali di fiori (Sa Ramadura) e arrivato sul crocchio viene salutato dalle navi ormeggiate nel porto con le sirene, che risuonano in tutto il Golfo degli Angeli.
La Festa più importante, in Sardegna!
E’ possibile seguire la processione del 1 maggio anche comodamente seduti nelle varie tribune, il posto può costare dai 10 ai 45 euro a seconda della locazione.
La festa di Sant’Efisio rappresenta non solo la più importante celebrazione religiosa della Sardegna ma anche il più importante momento per la condivisione di culture, colori, lingue, balli e canti dell’isola.
E’ perciò un’occasione unica per ammirare la cultura sarda nel suo compimento più intimo.
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